“Massofobia. L’Antimafia dell’Inquisizione” è il libro-documento scritto dal Gran Maestro Stefano Bisi, edito da Tipheret, che racconta la complessa e articolata vicenda dell’indagine dell’Antimafia sulla Libera Muratoria associata alla mafia, del pretestuoso sequestro, da parte della Commissione, degli elenchi degli iscritti di Calabria e Sicilia e delle iniziative legali del Grande Oriente d’Italia a livello europeo. Il libro sarà presentato a #Bologna il 2 maggio, alle ore 20 e 30, in un incontro pubblico presso il Savoia Hotel Regency, a cura del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna del Grande Oriente d’Italia.
Il sequestro degli elenchi – scrive Stefano Bisi nella introduzione – è “un atto arbitrario e discriminatorio che da Gran Maestro ho subito stigmatizzato iniziando una battaglia laica per la salvaguardia e la difesa dei diritti associativi non solo degli iscritti al nostro Ordine ma di tutti, peraltro previsti in modo inequivocabile dalla Carta Costituzionale della Repubblica Italiana”.
“Pensiamo che sia doveroso far conoscere – si legge ancora nel testo – non solo ai Fratelli ma anche agli uomini liberi e coscienti, gli avvenimenti e i fatti che attraverso meri teoremi e senza alcun reale notitia criminis hanno portato i membri della Commissione Antimafia, alcuni colpiti da vera e propria massofobia, a sostenere l’assunto delle infiltrazioni mafiose all’interno della Massoneria regolare senza distinguo e senza porsi il minimo dubbio. Questo singolare modo di pensare e di procedere unitamente ad alcuni disegni di legge palesemente antimassonici che si rifanno alla legge fascista che mise al bando la Libera Muratoria devono fare riflettere e indurre non solo i massoni alla difesa della libertà di associazione. Certi che la Corte Europea dei diritti dell’Uomo saprà vagliare con equità ed equilibrio la vicenda giuridica della quale questo libro vuole essere fedele testimonianza”.
Fonte: Grande Oriente d’Italia (Facebook)