Si terranno domenica 3 marzo, dalle ore 10 alle 18, presso le Case Massoniche degli Orienti dell’Emilia-Romagna le consultazioni per eleggere i nuovi vertici che dovranno governare l’Ordine per il quinquennio 2019-2024. “Votare è un diritto, ma anche un dovere”, ricorda Mario Martelli, Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell’Emilia-Romagna. L’appuntamento, riservato ai Maestri, è quest’anno particolarmente importante per rafforzare lo spirito di coesione, come scritto sulle pagine web del Grande Oriente d’Italia. L’Obbedienza ha infatti espresso un’unica lista, Liberi Uniti Fieri Per un mondo migliore, guidata dall’attuale Gran Maestro Fr. Stefano Bisi e composta dai Fratelli Antonio Seminario, attuale Primo Gran Sorvegliante, che si presenta per la carica di Gran Maestro Aggiunto; da Claudio Bonvecchio, attuale Grande Oratore, che si presenta per la carica di Gran Maestro Aggiunto; Sergio Monticone, candidato alla carica di Primo Gran Sorvegliante e Marco Vignoni, candidato alla carica di Secondo Gran Sorvegliante; Michele Pietrangeli, attuale Gran Segretario, candidato alla carica di Grande Oratore; Giuseppe Trumbatore, attuale Gran Tesoriere Aggiunto, che corre per la carica di Gran Tesoriere.
I Fratelli Maestri dell’Emilia Romagna sono invitati a votare domenica 3 marzo
dalle ore 10 alle 18 presso le Case Massoniche della Regione
Il Programma
Centralità della Tradizione Massonica
Il compito principale del Grande Oriente d’Italia è quello di favorire il Libero Muratore nel suo personale cammino iniziatico, attraverso l’effettiva partecipazione alla vita della Loggia, “depositaria della Tradizione Muratoria” e unico luogo di formazione e perfezionamento massonico. Nel rispetto della Costituzione e del Regolamento dell’Ordine, intendiamo continuare ad affermare con forza la “Centralità della Loggia” e la sua “libertà” nella gestione del lavoro iniziatico, stimolando approfondimenti sulla ritualità, il simbolismo e la dottrina veicolata attraverso il metodo massonico, il tutto anche intensificando le tornate in grado di Compagno d’Arte e di Maestro Libero Muratore. In questa prospettiva, il rispetto per la funzione svolta dai Dignitari di Loggia e dagli ex Maestri Venerabili, sia dal punto di vista iniziatico che organizzativo, costituisce la premessa necessaria per garantire il regolare svolgimento dei Lavori Massonici all’interno della comunione. In merito all’esercizio del magistero iniziatico, il “Gran Maestro è il garante della Tradizione Muratoria” e la sua autorità costituisce il massimo riferimento per quanto riguarda l’aspetto iniziatico. A lui è demandata anche la piena responsabilità della gestione organizzativa da esercitare collegialmente con la Giunta allo scopo di reperire le risorse necessarie alla corretta conduzione della Comunione. Nell’ottica di una sempre maggiore collegialità si inserisce anche il ruolo dei Gran Maestri Onorari, delegando loro compiti di responsabilità su temi estremamente importanti come quelli della solidarietà e della ricerca in campo storico-culturale.
Adattamenti necessari
In merito all’aspetto iniziatico, occorre dare seguito al lavoro già intrapreso, volto al recupero di tutto il patrimonio Rituale e Simbolico, inclusi gli estratti catechetici, attraverso l’eliminazione di eventuali interpretazioni individuali e il ripristino di passaggi legati allaTradizione Muratoria. Tale lavoro dovrà essere supportato da adeguata documentazione filologica. In tal senso occorre anche continuare a monitorare il Regolamento dell’Ordine e, quando necessario, adeguarlo agli eventuali cambiamenti normativi, sempre nel rispetto dei Principi Tradizionali e del carattere iniziatico del Grande Oriente d’Italia. Va infine considerato che in questi ultimi anni si è cercato di organizzare la Gran Loggia secondo una connotazione più sobria e adeguata alla sua funzione di “suprema autorità della Comunione Massonica”. Per dare ancora più forza a questo importante occasione di incontro, massima “espressione della sovranità delle Logge”, è nostra intenzione dedicare maggiore spazio al confronto tra i Maestri Venerabili, privilegiando l’aspetto tradizionale della Massoneria italiana.
Riqualificazione del patrimonio edilizio e culturale
Premesso che la Massoneria è nella sua essenza una scuola iniziatica rivolta al perfezionamento interiore dei suoi aderenti, non possiamo prescindere dal fatto che tale lavoro non può che riflettersi all’esterno, fungendo da stimolo al miglioramento anche dell’ambiente che ci circonda, sempre partendo dalle nostre sedi viste come il principale punto di riferimento “operativo” del Libero Muratore. In tale prospettiva la valorizzazione delle Case Massoniche e la sensibilità verso il nostro patrimonio immobiliare sono state alcune delle principali prerogative degli ultimi anni. L’intenzione è quella di mantenere la massima attenzione all’aspetto architettonico- funzionale degli immobili, al contesto urbano e al tessuto edilizio e sociale nel quale sono inserite. In tal senso, tra i nostri impegni rientra anche il completamento del restauro di “Villa il Vascello”, con l’aspirazione di farla diventare, oltre che il centro amministrativo del Grande Oriente d’Italia, la sede polifunzionale di attività vicine all’Istituzione, come eventi culturali a carattere nazionale, nonché sede operativa di gruppi di lavoro per la valorizzazione delle arti (musica, pittura, scultura, cinema, teatro, eccetera). La valorizzazione della biblioteca del “Vascello” resta un argomento di preminente interesse, da realizzare con il massimo impegno teso al recupero di testi tradizionali, manoscritti antichi ed edizioni contemporanee di pregio. Il proposito è quello di far diventare Villa il Vascello la “Casa della Cultura” della Massoneria italiana, con la possibilità di consultazione dei testi della biblioteca e dei documenti dell’archivio massonico, al fine di favorire le attività di ricerca in collaborazione con strutture universitarie e accademie specializzate. In questa prospettiva si intende anche individuare dei locali adatti ad ospitare un nuovo “Museo Massonico”, da integrare nei circuiti turistico-culturali di Roma, riappropriandoci degli spazi di Palazzo Giustiniani. A tale scopo occorre mettere in atto un’accurata ricerca per il recupero di preziosi reperti massonici, ricerca da effettuare con estrema attenzione e con il supporto di esperti in beni storico-culturali. Occorre inoltre proseguire nel progetto di rinnovamento del ruolo della rivista “Hiram”, che oltre agli argomenti esoterici tratterà anche quelli di ordine storico, artistico e sociale, da riportare comunque al punto di vista iniziatico, proprio della Tradizione massonica.
Comunicazione
Oggi più che mai è necessario avvalersi dei moderni strumenti di comunicazione, da utilizzare con la dovuta attenzione ed esclusivamente come contatto istituzionale fra l’organo centrale e quelli periferici. Anche le Logge si sono adeguate a tale processo di informatizzazione, da contenere nei limiti del profilo finalistico di “comunicato interno” tra la Gran Segreteria ed i singoli fratelli. In questo senso la rivista Erasmo, quale principale mezzo di informazione da parte dei fratelli appartenenti alla Comunione massonica, sarà ulteriormente aggiornata ai nuovi modelli di comunicazione, per una maggiore qualità e chiarezza nella trasmissione delle notizie relative alla vita dell’Obbedienza. Per quanto riguarda la comunicazione “esterna”, possiamo constatare come sia un argomento da considerare con estrema attenzione, in particolare quando i temi trattati – e quelli massonici vi rientrano pienamente – richiedono una certo livello di approfondimento e di prudenza. Del resto, per superare l’incombente mondo informatico, che continua ad alimentare equivoci e malintesi sull’Istituzione, diventa necessario avvalersi di un supporto di consulenza specializzata sulla comunicazione, in modo tale da coordinare il sito internet del Grande Oriente d’Italia con i comunicati stampa e le apparizioni radiotelevisive. In merito alle comunicazioni del Gran Maestro dirette ai fratelli della Comunione, sarà ulteriormente valorizzato il metodo tradizionale della Balaustra massonica, principale mezzo di espressione della sua Funzione magistrale
Solidarietà
Premesso che in via di principio il soccorso e la solidarietà, in poche parole l’attenzione verso il sociale, sono argomenti che toccano principalmente la sfera individuale, la Massoneria, in quanto organizzazione che mira al “benessere dell’Umanità”, non può essere insensibile alle istanze che arrivano dalle parti più deboli della società. Per questo motivo occorre proseguire nel lavoro intrapreso dalla FISM, con il coinvolgimento dei fratelli idonei e disponibili a tale scopo, da programmare e verificare insieme ai Collegi Circoscrizionali. Consolidamento della riduzione dei costi di gestione Con l’eliminazione delle società che facevano capo al Grande Oriente d’Italia, ad esclusione della URBS srl, finalizzata principalmente alla cura del patrimonio, si è ottenuto un grande risparmio delle spese di gestione; tale oculatezza, sommata a quanto ottenuto con il riordino spese correnti, assume un valore consistente nel bilancio generale del Grande Oriente d’Italia. Non per questo dobbiamo intendere tale lavoro concluso, in quanto si potrebbero ottenere ulteriori economie legate principalmente al miglioramento delle spese correnti e di gestione.
Con questo programma di lavoro si sono volute effettuare proposte chiare e concrete, ma allo stesso tempo aperte ai suggerimenti da parte dei Fratelli, con la consapevolezza che siamo tutti insieme i Costruttori della Grande Opera della Massoneria Italiana.