👉 Forse non sapevi che… in pieno centro a Bologna, nella lunga strada che porta il suo nome, si trova una statua molto speciale dedicata a 〽️Ugo Bassi, sacerdote e patriota, figura di spicco del Risorgimento italiano unitosi ai moti del 1848 e predicatore di gran fama. Al barnabita, massone, è dedicata una Loggia in città, la R∴L∴ Ugo Bassi n˚1216 all’Or∴di Bologna.
👀 La curiosità: il braccio della statua di Ugo Bassi indica la via per Roma. La meta a cui puntavano i garibaldini come simbolo dell’unità d’Italia.
📌 14 novembre 2017. Ricordato a Bologna Ugo Bassi, patriota, libero muratore e padre barnabita.
➡️ Ugo Bassi (che in realtà si chiamava Giuseppe, ma adotta il nome di Ugo in onore al poeta Foscolo) nasce a Cento di Ferrara il 12 Agosto 1801. Adolescente durante l’età napoleonica, studia nel collegio Barnabita di Bologna ed in questo momento si avvicina verso gli ambienti culturali liberali. Rimane affascinato dal “Proclama” che Gioacchino Murat lancia da Rimini nel 1815, parlando per la prima volta di una Italia libera e unita. Fugge dal collegio per arruolarsi, ma per la giovane età viene rifiutato. Dopo gli studi a Bologna, Napoli e Roma, nel 1821 pronuncia i voti nella città capitolina. Uomo di grande cultura diviene famoso e ricercato predicatore, ma spesso si scontra con le gerarchie ecclesiastiche a causa delle sue denunce sui mali della società e alle tematiche patriottiche che sempre inserisce nei suoi discorsi.
➡️ Nel 1848 senza esitazione si unisce ai volontari che partono per combattere nella Prima Guerra di Indipendenza contro l’Austria per poter offrire il suo appoggio morale e a Treviso viene ferito e poi portato a Venezia, dove sosterrà la Repubblica di San Marco. Nel 1849 è a Roma, dove assiste alla nascita della Repubblica Romana e viene nominato cappellano della Legione di Garibaldi. A seguito della caduta della Repubblica Romana fugge verso Venezia con Garibaldi, Anita, Francesco Nullo, Ciceruacchio, Giovanni Livraghi e gli altri volontari che seguirono il Generale alla volta di Venezia. Arrivati dopo varie peripezie a San Marino, il gruppo si divide e Ugo Bassi e Livraghi rimangono con Garibaldi e Anita ormai morente. Nei pressi di Comacchio, Bassi e Livraghi vengono catturati, arrestati dagli austriaci e trasferiti a Bologna. Il 7 agosto, senza aver subito alcun processo, Ugo Bassi e Giovanni Livraghi vengono condannati a morte e il giorno successivo vengono portati in Via della Certosa, fucilati e buttati in una unica fossa all’altezza degli archi 66/67 del portico in cui oggi sorge la Torre di Maratona dello Stadio. I bolognesi iniziano dal primo giorno a rendere omaggio ai patrioti, di conseguenza gli austriaci decidono di esumare le salme nella notte fra il 18 e il 19 e di seppellirli in luogo segreto all’interno del cimitero. Soltanto nell’agosto del 1859 i parenti ottennero che le ossa di Ugo Bassi fossero collocate nella tomba di famiglia accanto ai genitori.