Attraverso un viaggio “nella bottega della lettura, della parola e della scrittura“, il professore Giovanni Greco, insigne storico che mai ha celato la propria natura massonica, ripercorre con ironica destrezza e saggia comprensione una vita, la propria, che ha fatto di saggezza, bellezza e forza i chiari intendimenti di un’esistenza coraggiosa, libera ed erudita. In Autoritratto di un brigante onesto, (Casa Editrice Persiani, 98.pg) il docente esplora il proprio passato in un “autoritratto” che potrà essere, per i lettori, fonte di propositi e suggestioni.
La copertina del volume (dunque il ritratto) è opera dell’artista Roberto Giusti.
Giovanni Greco, nato a Salerno nel 1950, è stato professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Bologna. Ha insegnato Epistemologia, Storia delle scienze storiche e Didattica della storia presso la Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento negli Istituti Secondari dell’ateneo felsineo e Storia contemporanea presso l’Accademia Militare di Modena e l’Università di Modena-Reggio Emilia. Ha pubblicato numerosi saggi di storia della criminalità, di storia delle istituzioni giuridiche e politiche, di metodologia e di didattica della storia.
MORSI E RIMORSI
Opinioni sui testi di Giovanni Greco
Davide Monda:
“queste pagine tratteggiano un percorso di vita con un’originalissima vena satirica”
Eleonora Rossi:
“questo testo mi ha affascinato, sembra essere sul posto dove avviene il racconto. Qui il moderno cantastorie punta alle emozioni, non alle nozioni”
Maurizio Fabbri:
“mi ha commosso, più e più volte, per la forza e la lievità al tempo stesso, con cui tocca corde che sono anche le mie”
Italo Comelli:
“è come assaporare autentica poesia che sa cogliere profonde e immutabili verità”
Maurizia Cotti:
“la leggerezza e il pensiero agile sono una cifra stilistica della sua scrittura. Il gusto per la teatralità, l’esposizione di narrazioni sapide e pungenti, con l’esplosione finale spesso inattesa”
Elisa Colangelo:
“è stato come divorare un romanzo avvincente che non vorresti mai concludere”
Simona Salustri:
“è meditazione nel silenzio e aspirazione al sapere, è il dovere, oltre che il piacere, della lettura che impone all’uomo una cultura umanistica, in grado di far crescere le persone e spingerle al bene comune”
Mario Valentini:
“grande capacità di emozionare”
Alberto Malfitano:
“volume tanto agile quanto profondo. Grazie al dono della leggerezza dello stile, nel raccontare tanti quadri dell’umanità passata, che Giovanni Greco propone una ricetta solare e condita da tratti di fine ironia che rendono la lettura un piacevole viaggio per una riflessione sulla condizione umana”
Elisa Tonelli:
“una boccata d’aria nuova, un valore aggiunto, inestimabile”
Lorenzo Bellei Mussini:
“una combinazione attenta e intelligente di profondi insegnamenti volti a tracciare un itinerario, i cui segni potranno risolversi in simboli da comprendere, per poter entrare in una nuova dimensione esistenziale”
Nicolò Ingargiola:
“si percepisce la profondità di un uomo del sud, l’importanza per le piccole cose; grazie per le sue storie e per la sua storia”
Marco Veglia:
“più che rappresentare un panorama del passato, propone un programma del futuro”
Giulia Zaffagnini:
“leggere cose che mi hanno resa una persona diversa, forse migliore”
Federigo Reale:
“assimilabile a fuochi d’artificio. Iniziano e si svolgono sempre con pacate esplosioni e forme, poi un crescendo che impegna l’attenzione e dopo il gran finale che sbalordisce: un’esplosione di umanità”