Il Solstizio d’Estate cade quest’anno il 21 giugno 2023 alle ore 16:58 ora italiana e le logge del Grande Oriente lo celebrano come é tradizione con riti e agapi quest’evento astronomico che segna la sospensione dei lavori all’interno delle officine e da un punto di vista esoterico simboleggia per gli iniziati l’incessante ricerca della Luce, espressione dell’armonia e della perfezione che accompagna il ritmo del sole che produce frutti copiosi per la necessaria rigenerazione della natura e al tempo stesso dell’uomo che é parte integrante e trae vita e forza da essa.
Non a caso inoltre la Libera Muratoria il 24 giugno, giorno in cui il sole, dopo aver raggiunto lo zenit, ricomincia a muoversi sorgendo gradualmente sempre più a sud dell’orizzonte, festeggia la propria nascita avvenuta in questa data a Londra nel 1717 nella ricorrenza di Giovanni Battista, protettore delle corporazioni medievali dalle quali l’Arte Reale trae origine, santo speculare di Giovanni Evangelista, ricordato il 27 dicembre, a conclusione del Solstizio d’Inverno. Due figure che rappresentano insieme le colonne del tempo, le porte, ianuae, dell’universo, come il loro stesso nome, sembrerebbe evocare. Con il primo, Giovanni Battista, legato in particolare alla rappresentazione simbolica del principio universale, il Fuoco, che illumina il lavoro degli uomini e all’emblema del gallo presente nell’antica tradizione libero-muratoria, tuttora riprodotto nella “camera di riflessione”, dove ha luogo il rito d’iniziazione.
Nella Massoneria tedesca ma anche in alcune logge del Grande Oriente d’Italia, in occasione del Solstizio d’Estate, si tiene la Festa delle Rose che coinvolge anche i profani. Il tempio viene adornato di foglie e fiori e le tre Luci sull’Ara (Libro della Legge sacra, Squadra e Compasso) vengono appoggiate richiuse sul ripiano dello stesso tronetto, dove viene sistemato un braciere per il Fuoco di San Giovanni, opportunamente isolato e protetto. Accanto ad esso, piccoli recipienti, contenenti: Granelli di frumento; Vino; Incensiere con carbonella; Incenso. Davanti all’Ara due tavolini, ricoperti da una tovaglia azzurra: il primo per deporvi temporaneamente le rose e il secondo per il rotolo per le firme. All’ingresso del tempio viene donata una rosa a tutti coloro che ne oltrepassano la soglia. È prevista anche l’esecuzione di brani musicali, secondo le modalità del rituale.
Ma al di lá della tradizione massonica, l’appuntamento con i solstizi, scanditi nella cristianitá dai due San Giovanni, coincidono con feste e riti tradizionali che da sempre si svolgono in tutto il mondo, ad ogni latitudine. Feste e riti tradizionali che hanno origini millenarie e che accumunano civiltá diverse, ma che sono tutte animante dalla stesso intento, che è quello di ricordare e celebrare la misteriosa connessione che esiste tra l’uomo, la natura e l’infinito cui appartiene. Feste e riti legati a posti speciali, fortemente evocativi, anch’essi testimoni della relazione speciale che lega la terra, la natura, le sue creature e l’Universo, con le sue regole eterne. Tra i piú celebri, il complesso megalitico di Stonhenge nel Regno Unito; la montagna di Torghatten in Norvegia dove durante il Solstizio d’Estate, i raggi del sole si insinuano nella lunga fessura della montagna – un tunnel di 160 metri e largo venti – creando l’illusione unica di poter toccare il sole con un dito; il Pantheon a Roma, uno dei luoghi più magici e suggestivi del pianeta con il suo occhio che si apre nella cupola rivolto al cielo che nel giorno dell’arrivo dell’estate viene attraversato da un raggio che ne proietta a terra il cerchio luminoso creando uno spettacolo davvero incredibile. E ancora, il Duomo di Firenze, che ospita uno dei più importanti strumenti astronomici del suo tempo, il più grande del mondo nel suo genere: lo gnomone installato a 90 metri d’altezza nella parte inferiore della Cupola del Brunelleschi, capolavoro dell’architettura rinascimentale, e che esattamente nei giorni del 16, 17, 21 e 25 giugno offre uno spettacolo affascinante di luce. La Pieve dei Santi Tommaso e Ansano a Castelvecchio in Valleriana (Pescia) nel pistoiese. E molti altri luoghi ugualmente affascinanti.
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