È online Erasmo di gennaio 2024.
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Titolo di questo numero: ”La forza del dialogo”, con l’apertura dedicata all’appello lanciato dal Gran Maestro Stefano Bisi alle istituzioni pubbliche a dare impulso alla macchina diplomatica per trovare soluzioni di pace ai drammatici conflitti in atto.
Segue la proposta lanciata dal Goi al sindaco Nardella a onorare degnamente la figura di Giovanni Becciolini massone e antifascista in vista del centenario il 3 ottobre 2025 della sua barbara uccisione da parte delle camicie nere.
Poi un articolo sull’intitolazione del Palazzo di Giustizia di Lugo in Romagna, a Mario Ricci, massone, membro del Comitato di Liberazione Nazionale, il primo avvocato al quale viene tributato un tale onore.
E ancora, il ricordo del grande attore Arnoldo Foá, passato dieci anni fa all’Oriente Eterno, al quale nel corso della Gran Loggia 2017 fu attribuita la massima onorificienza del Goi, la Giordano Bruno classe oro, alla memoria; la presentazione a Piombino del libro “Antichi doveri Eterni valori” che raccoglie le allocuzioni del Gran Maestro, testimonianza di 10 anni di storia della Comunione che sono stati ripercorsi dal Gran Maestro Onorario Massimo Bianchi; l’annuncio della prossima Gran Loggia che si terrá a Rimini il 5 e 6 aprile; il convegno “Diritti e Doveri nella società contemporanea” organizzato a Pisa; i 50 anni festeggiati dalla loggia Mentana di Salerno; l’incontro che si é tenuto a San Severo nel Tavoliere il 10 gennaio per celebrare i 150 anni dalla nascita di Leone Mucci, massone, deputato socialista, antifascista, personaggio di spicco di inizio secolo, che emigrò negli Stati Uniti, difese i lavoratori, mobilitó l’Italia a sostegno di Sacco e Vanzetti e fu perseguitato dal fascismo; la tradizionale cerimonia di commemorazione in simultanea delle vittime del terremoto del 1908 a Reggio Calabria e Messina; le news; la Giornata della Memoria che in questo difficile momento non deve essere tradita ma restare impressa dentro di noi nel ricordo di milioni di morti innocenti che vanno tutti onorati sommessamente e con il cuore. E in chiusura un pezzo sulla Massoneria e il Cinema e un altro sulla riscoperta del principe di San Severo Raimondo di Sangro attraverso i documenti conservati nell’archivio storico del Banco di Napoli.
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